Ha più spettatori della Liga: cos’è la Kings League, il campionato di calcio a 7 creato da Piqué e dallo streamer iberico Ibai Llanos

La Kings League a breve avrà la sua omologa femminile la Queens League
La Kings League a breve avrà la sua omologa femminile la Queens League

Sembra incredibile ma dal 1° gennaio il campionato più visto in Spagna non è la Liga bensì la Kings League: il torneo di calcio a 7 creato e prodotto da Gerard Piqué e dallo streamer iberico Ibai Llanos, composto da 12 squadre in cui amatori e vecchie glorie del calcio spagnolo e mondiale si sfidano in partite con regole strane e colpi di scena come la presenza di un calciatore mascherato.

La Kings League, è un campionato di calcio a 7 formato da 12 squadre e in cui in campo si possono vedere perfetti sconosciuti duellare o giocare fianco a fianco ad autentiche leggende del calcio iberico e mondiale, in match con regole reinventate e che certamente faranno storcere il naso ai puristi del gioco. Per allestire le squadre e renderle il più equilibrate possibile, il 27 dicembre si è svolto un gigantesco draft con i nomi di 172 carneadi (per candidarsi bastava registrarsi a un sito), che sono stati suddivisi in 12 squadre. A queste compagini sono poi state aggiunte 24 ex calciatori professionisti o autentiche vecchie glorie del calcio spagnolo, come l’ex portiere e capitano del Real Madrid e delle Furie Rosse Iker Casillas, l’ex terzino della Spagna campione d’Europa e del Mondo Joan Capdevilla, il bomber messicano Chicharito Hernandez, l’attaccante argentino ex Barça Javier Saviola e la leggenda dell’Espanyol Raul Tamudo: una miscellanea che trasporta sul piccolo schermo, il sogno del calciatore amatore di giocare fianco a fianco con gli idoli che ha ammirato per una vita allo stadio o davanti al televisore.

L’altra particolarità della ‘Kings League’ sta nelle regole prese in prestito da altri sport e che finiscono per rendere molto più simile a uno show stile ‘giochi senza frontiere’ la contesa. Innanzitutto dal calcio d’inizio in stile pallanuoto, con i giocatori delle due squadre che scattano dalle linee di fondocampo verso il centro del calcio, per giostrare il primo pallone ai rigori calciati all’americana, in modalità hockey, fino alle sostituzioni illimitate o al ‘Var’ a chiamata come nel basket: ce n’è davvero per tutti i gusti.

L’innovazione più singolare è rappresentata però dalle ‘cosiddette’ carte jolly: prima dell’inizio del match (la cui durata è suddivisa in due tempi da 20’) se ne pesca una che può dare diritto a bonus come un rigore immediato, privare gli avversari di un giocatore per due minuti o far valere “doppio” qualsiasi gol segnato nei successivi due o cinque minuti di gioco. Le opzioni sono molteplici.

L’enorme successo riscosso dalla competizione, che si protrarrà fino alla fine di marzo, non è destinato a calare a breve. Nei prossimi giorni verrà lanciata anche la Queens League, l’equivalente femminile e attorno al recinto della Cupra Arena, l’impianto dove si svolgono le partite, sono preannunciate sempre più sorprese e colpi di scena con Piqué che ha anche sfruttato l’assist di Tebas sui social, per annunciare la ‘bomba’ prevista per la giornata in arrivo nel prossimo weekend: “Benvenuti al circo della Kings League! La bomba in arrivo domenica prossima è pazzesca. Tic, tac, tic, tac”.

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