Finalmente Lewandowski: il premio che mancava

Lewandowski vince il FIFA best player 202 © Getty Images
Lewandowski vince il FIFA best player 2020 © Getty Images

di Sara Santoro

Robert Lewandowski ha vinto il FIFA Best Player 2020. A Zurigo, il polacco ha battuto Ronaldo e Messi classificati rispettivamente secondo e terzo grazie ai voti ottenuti dagli attuali c.t. e dai capitani delle nazionali maschili, da un giornalista specializzato per ogni nazione e dai tifosi registrati su Fifa.com che hanno espresso le loro preferenze.

Le prime parole dopo la vittoria

È qualcosa di fantastico, premia i miei sforzi e significa che ho raggiunto i miei obiettivi. Sono molto contento e ringrazio chi mi ha votato. Sarà dura dormire stanotte. Sono la persona che non fa caso a quanti titoli vince, non ne ho mai abbastanza. Da quando gioco a calcio penso sempre al prossimo obiettivo, ci sono sempre obiettivi, tipo vincere ancora questo titolo. E diventare un giocatore ancora migliore”. Sono queste le parole dell’attaccante alla fine della cerimonia che lo ha visto trionfare come miglior giocatore del 2020, forse una magra consolazione per quel pallone d’oro a lungo inseguito ma mai ottenuto. Sicuramente quest’anno le chances maggiori di vincerlo erano sue, se non fosse che France Football ha deciso di non assegnare il premio a causa della pandemia da Coronavirus. Sfortuna o destino per quest’uomo di cui, forse, non si è mai parlato abbastanza.

La carriera e gli innumerevoli record

Nato a Varsavia trentadue anni fa in una famiglia di sportivi, l’attaccante sboccia a Poznan. Si fa notare, neanche a dirlo, a suon di gol. Sempre in doppia cifra nel biennio 2008-2010 passato con il Lech, sempre fondamentale per la qualificazione in Europa League e per la vittoria di Coppa, campionato e Supercoppa polacca. Il suo grande istinto di goleador viene notato dal Borussia Dortmund che lo acquista nel giugno 2010. Diventa uno dei pilastri della squadra nella stagione 2012/2013 dopo aver rifilato in semifinale ben 4 reti al Real Madrid e porta la sua squadra in finale di Champions contro i tedeschi del Bayern Monaco: purtroppo il Borussia Dortmund subisce un’amara sconfitta che porta Lewandowski a voler cambiare aria ed infatti nell’estate 2014 si lega a parametro zero con il Bayern. Qui trova Guardiola, che lo ha definito il giocatore più professionale con cui ha lavorato, sempre pronto a migliorarsi, sempre a disposizione della squadra e soprattutto pienamente consapevole di quanto sia importante la condizione fisica per un calciatore. Al Bayern Lewandowski polverizza ogni record; è il calciatore straniero che segnato fin ora più gol nella Bundesliga (il terzo in assoluto); è colui che segnato la tripletta, il poker e la cinquina più veloci nella storia del calcio tedesco. Infatti, è ancora vivido il ricordo dei 5 gol segnati al Wolfsburg in 9 minuti. Entrato al 46’ come sostituto, Lewandowski ha cambiato le sorti della partita mostrando in ognuno dei gol tutto ciò che racchiude il suo calcio: la facilità di tiro del secondo gol, il senso del gol del terzo, dove sembra quasi che la palla sia attratta da Robert, l’eleganza del quarto e la perfetta sintesi tra estetica e potenza del quinto. Ma i suoi record non finiscono qui. Nel 2019 ha realizzato la quaterna più veloce della Champions League in appena 14’ minuti durante la partita Stella Rossa-Bayern. Anche con la Nazionale polacca, con cui gioca dal 2008, detiene diversi primati: maggior numero di gol segnati, maggior numero di presenze, maggior numero di gol realizzati nelle qualificazioni mondiali. 

Un centravanti completo

Veloce, letale, tecnico, cinico ma soprattutto elegante è l’aggettivo che più descrive un giocatore straordinario, sfortunato solo per essere nato nella stessa era di due fenomeni come Messi e Ronaldo, che hanno oscurato la scena. Lewandowski rimarrà un simbolo di questa generazione, un bomber a 360°, capace di spostare le sorti di un campionato, di fare emozionare e disegnare traiettorie impossibili. Non resta che mettersi comodi per continuare a godere dei prossimi capitoli che scriverà uno dei più forti centravanti della storia del calcio, ovviamente a suon di gol come ormai fa dal lontano 17 Luglio 2008. 

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