La Juve stecca, l’Inter a due punti dal Milan che prova ad allungare. Stasera Napoli-Roma

L'Inter di Conte risorge dopo la disfatta contro il Real. fonte: ANSA
L'Inter di Conte risorge dopo la disfatta contro il Real. fonte: ANSA

di Sara Santoro

Nel segno di Maradona, la serie A riparte con lo sguardo al cielo e il lutto al braccio. Gli anticipi del sabato regalano conferme ma anche tanti dubbi. E’ il caso della Juve di Pirlo, che ieri si fa beffare dal Benevento e che dimostra ancora una volta la sua dipendenza da Ronaldo, non convocato. Senza di lui, i bianconeri non ingranano la marcia. Non basta un bel diagonale di Morata che porta in vantaggio i torinesi a metà del primo tempo; un altrettanto gran gol di Letizia fissa il risultato sull’ 1-1 e mostra tutte le debolezze della squadra di Pirlo: poca personalità, difficoltà a chiudere la partita e qualche disattenzione di troppo. Non è un caso che la Juve subisca gol sul finire del tempo, così come contro la Lazio al 95’. La squadra bianconera non sfrutta le tante occasioni avute nei primi cinquanta minuti, con un Dybala in leggera crescita ma ancora lontano dalla vera Joya, ma soprattutto sembra essere la brutta copia della partita con il Cagliari. Finale teso e nervoso con Morata che si fa espellere al 97’ a partita conclusa per un rigore negato. Un passo falso che impedisce a Pirlo il sorpasso a Roma, Inter e Sassuolo e che potrebbe portare il Milan a +6.

L’altro anticipo del sabato regala certezze alla squadra di Conte. L’Inter batte 3-0 il Sassuolo al Mapei Stadium grazie ai gol di Sanchez, autorete di Chiriches e tris di Gagliardini, si prende il 2° posto agganciando proprio la squadra di De Zerbi e guarda con ottimismo la decisiva trasferta in Champions di martedì contro il ‘Gladbach. I nerazzurri dimenticano in fretta la sconfitta contro il Real e mostrano sin da subito di essere scesi in campo con l’approccio giusto. Solidi e compatti, con un ottimo Lautaro e Sanchez fondamentale, non solo per il gol, ma come riferimento del gioco e proposta a tutto campo. Ritrovata anche la compattezza difensiva con Skriniar in fiducia, a fare muro. 

A chiudere la serata l’Atalanta di Gasperini che crolla sotto i colpi del Verona. Gli uomini di Juric sbancano il Gewiss Stadium grazie ai gol di Veloso e Zaccagni. Dopo aver costretto al pari Juventus e Milan, per il Verona arriva un altro risultato di prestigio, oltre al sorpasso in classifica proprio ai danni della Dea. I bergamaschi, un pò scarichi per le fatiche di Champions, si scontrano con una squadra tosta e compatta, capace di soffrire e di portare a casa una gara molto intensa. Il Verona sale al sesto posto e si porta a -2 dalla Juve. 

La domenica della 9^ giornata di Serie A inizia alle 12.30 con Lazio-Udinese; Inzaghi recupera Milinkovic, rientrato dalla Serbia dopo il tampone negativo, ed Escalante, che ha risolto lo stop muscolare. Il serbo, però, potrebbe partire dalla panchina. Out Luiz Felipe, non convocato. In difesa torna Radu, mentre in porta Strakosha riprenderà il suo posto. Alle 15 si prosegue con  Milan-Fiorentina e Bologna-Crotone. I rossoneri, in testa alla classifica, vogliono allungare e portare a casa i tre punti per superare il record di Ancelotti. Bonera( Pioli ancora positivo) dovrà, però, fare a meno oltre a Ibrahimovic e Leao, di altri giocatori importanti. Uno su tutti: Bennacer, costretto a dare forfait a causa di un affaticamento. Sono cinque gli assenti nella squadra milanista: alla lista si aggiungono anche Castillejo e Musacchio. Alle 18 si va avanti con Cagliari-Spezia, mentre alle 20.45 ci sarà il big match tra Napoli e Roma. In un San Paolo, che presto sarà intitolato a Diego Armando Maradona, andrà in scena una partita importante nonostante manchino ancora molte giornate alla fine. Fonseca cambierà molto rispetto alla partita contro il Cluj: torneranno infatti dal primo minuto i vari Mirante, Mancini, Ibanez, Karsdorp, Veretout, Pedro, Mkhitaryan e Dzeko, quest’ultimo ormai ristabilito dopo aver contratto il coronavirus. Confermati Spinazzola, Pellegrini e Cristante, che stringerà i denti a causa di una caviglia gonfia. Per Gattuso ci sono ancora due dubbi: il primo tra i pali con Ospina e Meret al ballottaggio, con quest’ultimo che ha giocato in settimana in Coppa. Secondo rompicapo sulla corsia di destra con Politano e Lozano che si contendono la titolarità. Out Bakayoko. 

La nona giornata si concluderà lunedì con Torino-Sampdoria e Genoa-Parma.

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