Le pagelle di Juve Atalanta. Ronaldo personalità straripante, Gomez tuttocampista e il dirigente dell’Atalanta…

Top&Flop di Samp - Benevento
Top&Flop di Samp - Benevento

Top five

Gomez 7,5: tuttocampista in cui l’intelligenza calcistica brilla in maniera accecante. Gestisce palla in ogni zona del campo con qualità e sapienza tattica. Prova un tunnel di suola su Matuidi che non la prende molto bene; peccato che non gli riesca perché ssrebbe stato bellissimo.

Zapata 7,5: il gol è da manuale del calcio nel capitolo su come devono fraseggiare gli attaccanti di un attacco a due. Oltre al gol tanto lavoro pulitissimo nel quale funge da fulcro del gioco offensivo atalantino come tanta, tanta qualità.

Ronaldo 7: arrivano altri 2 gol su rigore ma la sua prestazione è di personalità, di quella del fuoriclasse che la fa venire fuori nelle partite che contano. Solo un super Gollini gli nega un gol pazzesco.

Muriel/Malinovskyi 7: potersi girare in panchina e trovare loro due è un lusso che pochi allenatori possono permettersi. Tecnica, velocità e voglia di spaccare il mondo. In questo caso la porta della Juventus.

Flop five

Sarri 5: la sua Juve continua a non avere un’identità sarriana. Solo due ingenuità dei giocatori dell’Atalanta consentono alla Juve di non perdere meritatamente una partita in cui per larghi tratti soffrono tremendamente. Lo Scudetto sarà suo, il Lione la sfida dell’anno.

Muriel 5: presente anche nei flop perché una sua ingenuità vanifica una partita di personalità e spessore dei suoi compagni e dello stesso Muriel una volta entrato in campo. Quel braccio così largo è da pivello alle prime armi.

Bentacur 5: iniziano le prove per il post Pjanic e questa la stecca pesantemente. Soffre la marcatura a uomo del Papu Gomez toccando pochissimi palloni.

Szczęsny 5,5: non ha particolari colpe sui gol presi ma ad un portiere di un Top Club sono richiesti anche miracoli che equivalgono ai gol sotto l’incrocio dei Dybala e dei Ronaldo. Da anni, c’è di meglio in giro.

Dirigente Atalanta 3: lo pseudo tifoso del Napoli che provoca Gasperini all’arrivo della squadra a Torino non è certo l’uomo più simpatico del mondo. Usare però “terrone” come un insulto, dopo tutto quello che l’Italia, e la sua città in particolare, hanno passato è da Baglioni…la rima fatela voi.

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