Ecco la formula per le coppe europee. Domani Juve e Napoli in campo per la Coppa Italia

Decisa la formula per le coppe europee: saranno Finale Eight
Decisa la formula per le coppe europee: saranno Finale Eight

L’Uefa ha stabilito le modalità per terminare la Champions League 2019-2020, interrotta a causa dell’emergenza Covid-19 in attesa della ratifica da parte del Comitato Esecutivo in programma il prossimo 17 giugno. Sarà Lisbona ad ospitare le fasi finali per assegnare il trofeo. Si tratterà di una Final Eight alla quale accederanno le otto qualificate ai quarti di finale che si affronteranno in gara secca il 12-13-14-15 agosto.

Le semifinali sono in programma il 18-19 agosto, la finale il 23 agosto. Si giocherà in due stadi: il “Da Luz”, e il vicino José Alvalade. Invariate le sedi degli ottavi di finale per Juventus e Napoli, in programma 7 e 8 agosto. I bianconeri ospiteranno il Lione a Torino (andata sconfitta per 1-0 in Francia); il Napoli giocherà al Camp Nou a Barcellona (andata 1-1 al San Paolo). Le altre due sfide in programma perché rinviate a causa della pandemia sono Bayern-Chelsea (3-0 per i tedeschi all’andata) e Manchester City-Real Madrid (2-1 per la squadra di Guardiola al primo round).

Già qualificate Atalanta, Psg, Lipsia, Atletico Madrid. La Supercoppa Europea si giocherà a Budapest il 24 settembre. I sorteggi della prossima edizione di Champions verranno effettuati a metà luglio a Nyon. Essendo ancora i campionati in corso, ovviamente saranno effettuati senza i nomi delle squadre, ma con tutte le ipotesi (es. italiana 1, tedesca 2 ecc.). La Champions League femminile avrà un epilogo uguale a quello dei colleghi uomini: dal 21 al 30 agosto è infatti prevista una Final Eight in Spagna e più precisamente nelle città di Bilbao e San Sebastian.

Anche l’Europa League verrà assegnata tramite una Final Eight che si disputerà dal 10 al 21 agosto in Germania. Lo ha deciso l’Uefa e sarà ratificato mercoledì dal Comitato Esecutivo. Inter-Getafe e Roma-Siviglia, uniche partite degli ottavi di cui non era stata disputata l’andata a causa dell’emergenza Covid-19, si giocheranno in gara secca in Germania: le vincenti si qualificheranno dunque per le Final Eight. Le altre sei squadre giocheranno il ritorno nella sede originaria. Quattro le città che ospiteranno la fase finale: Duisburg, Gelsenkirchen, Düsseldorf e Colonia, con quest’ultima che sarà anche sede della finale.

Domani, invece, sarà assegnato il primo trofeo post-Covid relativo ad una delle grandi leghe mondiali. Quella di domani sarà soltanto la seconda finale tra Juventus e Napoli nella storia della Coppa Italia. L’unico precedente risale al 2012, una partita a suo modo storica: era l’ultima di Del Piero in bianconero (705 presenze e 289 gol), ma gli azzurri di Mazzarri gli rovinarono la festa vincendo 2-0 (Cavani su rigore e Hamsik) e interrompendo proprio all’ultima gara stagionale l’imbattibilità della squadra di Conte, capace di tornare a vincere il campionato senza subire sconfitte.

Per la Juventus davanti a Buffon, che insegue la sesta Coppa Italia della propria carriera, agirà certamente la coppia Bonucci-de Ligt, con Alex Sandro a sinistra e probabilmente Cuadrado a destra (e non Danilo, visto contro il Milan). A centrocampo, Sarri ha gli interrogativi più delicati: assieme a Bentancur, sicuro di una maglia, dovrebbero agire Matuidi e uno fra Pjanic e Khedira, con il bosniaco favorito. In attacco invece non sono attese novità, visto che sarà confermato il tridente composto da Cristiano Ronaldo, Dybala e Douglas Costa. Poche le chances di avere a disposizione, almeno dalla panchina, Higuain, così come Chiellini e Ramsey.

Per quanto riguarda il Napoli, invece, in porta non ci sarà Ospina, squalificato, ma Meret. Al centro della difesa, possibile il recupero di Manolas, che – dovesse farcela – andrebbe a sostituire Maksimovic e ad affiancare Koulibaly, con Di Lorenzo e Mario Rui. Avanzando di qualche metro, Gattuso pare intenzionato a lanciare dal 1′, insieme a Demme e Zielinski, quel Fabian Ruiz subentrato a gara in corso contro l’Inter. Infine, spazio a Insigne e Mertens in avanti, con Callejon e Politano che si giocano l’altro poso nel tridente.

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